Mi ero ripromesso che qui non avrei mai scritto una recensione ma, arrivato al quinto post, devo rimangiarmi ogni patto fatto con me stesso. Perché l'opera in questione merita un ragionamento il più possibile lucido su quello che vuole essere nel mercato italiano e su quanto possa essere importante per il futuro.
Il fumetto di cui voglio parlarvi è Golem, progetto quasi decennale di Lorenzo Ceccotti in arte LRNZ comparso periodicamente sulla bocca di tutti (e anche su qualche testata auto-prodotta) nel corso degli anni e che finalmente arriva nella sua versione rifinita e completa.
Roma. Anno 2030. L'Italia è un posto profondamente diverso. Avanzamento tecnologico, globalizzazione e consumismo hanno stravolto la natura stessa del paese; ormai diventato irriconoscibile e sempre più inghiottito da un processo di standardizzazione che priva di ogni personalità ciascun stato del mondo. Il capitalismo ha vinto, lo status-symbol rappresentato dal possesso dell'ultimo modello di smartphone (qui chiamati "desmophones") è ormai l'unica legge a cui obbedire. Un futuro colorato, pimpante ma solo apparentemente. Perché la logica del consumo tiene schiavi solo persone felici. E' questo il mondo in cui ci catapulta Golem nelle primissime pagine, attraverso il classico discorso alla nazione di Capodanno del Presidente della Repubblica. Un discorso carico di crudezza distopica che, in una manciata di tavole, introduce la vicenda.
Sarebbe eccessivo fermarsi ulteriormente ad approfondire la trama di questo libro. Perché toglierebbe il gusto di addentrarsi passo dopo passo assieme a Steno, il protagonista di Golem, nell'atmosfera e nell'ambientazione che sono i veri punti di forza del tutto. Vanno, però, fatti una serie di appunti. Se da un lato, infatti, l'Universo tirato su da LRNZ è credibile, coeso e sorretto da fondamenta grafiche di primissimo ordine (su cui tornerò più avanti), dall'altro la narrazione in quanto tale, parlando strettamente di svolgimento, è piuttosto lineare e prevedibile ma non inficia, non troppo almeno, il lavoro che adempie in maniera perfetta la sua funzione. Ma qual è questa funzione? Andando a sbirciare la strategia di marketing che la Bao Pubblishing, casa editrice di questo fumetto, ha utilizzato per promuovere il prodotto noteremo una certa aggressività e convinzione ferma nei confronti di quanto questo possa davvero sconvolgere il fumetto italiano in maniera definitiva. Ed è proprio questo il punto in cui Golem eccelle: in un mercato ormai saturo di "pillole di vita quotidiana" come quello del fumetto autoriale italiano contemporaneo una storia che attinge a ritmi, di ampissimo respiro, e a costrutti grafici così lontani dall'abitudinario (per quanto riguarda la media dei prodotti di questo tipo in Italia) può davvero cambiare il modo in cui viene descritto, concepito, costruito e letto l'intero medium.
Ma quali sono i modi che Lorenzo Ceccotti usa per rendere tutto ciò qualcosa di più di un semplice tentativo?Ce ne sono moltissimi, come ad esempio il volere dare a quasi tutti i personaggi nomi che esulano dalla tradizione italiana, ma il più esemplificativo è sicuramente la costruzione grafica e la composizione delle tavole. Lo stile di Golem cita da vicino la grande tradizione fantascientifica nipponica con rimandi a autori colossali come Urasawa, Otomo e Kon da cui eredita il gusto per il dettaglio. Il tutto viene incastonato in tavole dalla composizione creativa e imprevedibile a cui raramente abbiamo assistito in prodotti provenienti dal nostro paese.
Se dovessi, infine, riassumere Golem in maniera sintetica: non si tratta di un fumetto che verrà riconosciuto come un "must-read" riconosciuto in maniera globale in ogni parte del nostro pianeta, uno di quei classici imprescindibili per chiunque voglia avvicinarsi alla nona arte. Ma ci ricorderemo di questo libro come il primo esempio di fumetto italiano che vuole competere a livello internazionale su territori non propri della produzione italia. E' questo è un onore non da poco.
-Luca
Se dovessi, infine, riassumere Golem in maniera sintetica: non si tratta di un fumetto che verrà riconosciuto come un "must-read" riconosciuto in maniera globale in ogni parte del nostro pianeta, uno di quei classici imprescindibili per chiunque voglia avvicinarsi alla nona arte. Ma ci ricorderemo di questo libro come il primo esempio di fumetto italiano che vuole competere a livello internazionale su territori non propri della produzione italia. E' questo è un onore non da poco.
-Luca
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