martedì 9 dicembre 2014

Non vi interessa cosa si dice ma chi ne parla



Potrei sbagliarmi ma in questi giorni si fa un gran parlare di una cosa che non mi pare tutto questo granché.
Prima di iniziare a sproloquiare vorrei partire da un presupposto: chi vi scrive è sempre stato decisamente scettico nei confronti delle teorie complottiste (tant'è che Protesi di Complotto è una delle mie fonti di risate sicure) e quindi potete immaginare che il binomio complotti + Mediaset che si riassume nella figura di Adam Kadmon e delle sue due trasmissioni (più blog, riviste e quant'altro) mi faccia quanto meno sorridere se accostato alla parola "credibilità".

Sentire di un servizio contenuto nella trasmissione "Rivelazioni" (che potete vedere qui dal minuto 12 in poi) di Italia 1 a tema cartoni animati giapponesi, quindi, provocava in me ben più di una perplessità. Inizialmente decisi di ignorare completamente il tutto, convinto che il contenuto pressapochista tipico di chi scrive per Studio Aperto (perché sì, le persone che compongono le redazioni di quasi tutti i programmi di informazione di quel canale sono quasi sempre le stesse) avrebbe oscurato ogni argomentazione valida o meno. Poi il servizio l'ho visto, e sì ci sono alcuni appunti da fare, ma non capisco tutto il fragore e l'astio che ha scatenato sui social networks. Il servizio altro non è se non un tipico articolo divulgativo, ovviamente con le dovute cifre stilistiche che derivano dal format e dal target del programma, che non racconta molto di più, o di meno, di quanto si può trovare in rete. E' innegabile che, rispetto ai veri esperti, quanto proposto non sia poi così approfondito e/o aggiornato (basti pensare che buonissima parte dei prodotti citati hanno più di 15 anni dalla messa in onda italiana alle loro spalle) e che può apparire ipocrita che l'azienda che ha promosso la diffusione dei cartoni animati giapponesi parli "male" di questa forma di intrattenimento. Peccato che male non ne parla, perché quella che dipinge è una realtà. Tralasciando la parte in cui viene tirata in ballo, sempre per motivi che derivano dal leitmotiv del programma, la questione complottista tutto il resto del servizio non è una condanna come molti fan di anime e manga hanno voluto credere. Perché per loro basta che un medium a cui per partito preso si sentono distanti parli del loro hobby per capire a priori e a prescindere cosa vuole comunicare e che comunque non ci capisce niente. Non sto qui a citarvi l'immensa bibliografia di saggi e approfondimenti, accademici e non, relativi all'argomento (il link citato qualche riga fa è un ottimo punto di partenza, nel caso) e che in maniera decisamente più competente rispetto a Kadmon dimostrano quanto contenuto nel servizio ma sappiate che la realtà non è poi così distante da quella rappresentata da lui (o meglio, loro) Domenica sera.

Concludo con una domanda: tutto questo scalpore e tutta questa indignazione da cosa derivano precisamente?Quale parte del servizio dovrebbe infastidire?

Grazie per l'attenzione.
-Luca

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